Traduzione in italiano della raccolta di poesie Silenzio Immoto,

opera di Andreas Georgallides

L’opera Silenzio Immoto di Andreas Georgallides è stata recentemente pubblicata in Italia dalla Casa Editrice Kimerik. La raccolta di poesie è stata tradotta in italiano dalla Traduttrice legale e certificata Irene Chari.

Andreas Georgallides è stato spesso descritto come il poeta del vuoto e della poesia epigrammatica, una poesia che si ispira alla contemplazione ­loso­ca e che proietta apertamente il principio dell’indeterminazione poetica e dell’ambiguità concettuale. Queste caratterizzazioni sono state progressivamente attribuite al poeta nel corso della sua lunga presenza e del suo sviluppo nel campo dell’arte poetica e, allo stesso tempo, dimostrano l’imbarazzo della critica nel superare il suo auto-intrappolamento nelle interpretazioni concettuali del vuoto e del nulla, che lasciano da parte l’emozione e che promuovono la concezione della mente sul sentimento del cuore.

Il Silenzio Immoto spinge il pensiero del lettore sospettoso ancora più in là del punto limite conquistato con la precedente raccolta di Andreas Georgallides (Poco più vuoto), proiettando la posizione immobile del suo creatore in un silenzio che non nega, ma che supera la ragione e il signi­cato, cristallizzando l’emozione. È per questo motivo che le poesie di questa nuova raccolta diventano più impegnative. Il meccanismo percettivo del lettore rimarrà meteorico se non decodi­cherà il principio di equivalenza poetica che caratterizza la raccolta, la scelta e la posizione delle parole, l’economia del discorso che nasconde ingannevolmente le emozioni clamorose. In altre parole, armato di “una grammatica lontana con delle regole inde­nibili”, il lettore è invitato a decodi­care il carico emotivo più che concettuale dei versi, trasformando una “lingua poetica senza parole” in un’immagine e l’immagine in un’emozione.

Merita ricordare che l’opera è già stata tradotta e pubblicata in spagnolo e sarà presto pubblicata in inglese, francese e tedesco. Alcuni dei momenti della raccolta sono i seguenti:

Con lo stesso costume estraneo
riscavo l’indifesa montagna del silenzio cercando
incessantemente l’essere devastato

Με το ίδιο αμέτοχο κοστούμι
ξανασκάβω το ανυπεράσπιστο βουνό της σιωπής
ψάχνοντας αδιάκοπα για το ρημαγμένο «είναι»

[…]

rassegnato poeta della fuga
ho scelto quel mare a malincuore
lavando via autopunito la vanificazione di oggi;
una caccia limitata al lusso

υποταγμένος ποιητής της φυγής
διάλεξα εκείνη τη θάλασσα διστακτικά
ξεπλένοντας αυτοτιμωρούμενος τη ματαίωση του σήμερα.
έναν περιορισμένο διωγμό πολυτελείας

[…]

immemore del danneggiato nulla
cerco di nuovo,
un profondo sinonimo di qualcosa di poco
seppellendo l’urlo di un pentimento fallito

επιλήσμονας του φθαρμένου τίποτα
ψάχνω ξανά, ένα βαθύ συνώνυμο του λιγοστού κάτι
θάβοντας το ουρλιαχτό μιας χρεοκοπημένης μετάνοιας

[…]

raccolgo l’impietosa innocenza dell’inganno
servendo in modo disobbediente
l’aspro paesaggio del margine

περιμαζεύω την ανελέητη αθωότητα της πλάνης
υπηρετώντας ανυπάκουα
το στυφό τοπίο του περιθωρίου

[…]

trascrivo il cemento smisurato
esentato dal teatro non dichiarato della solennità
di “qualcosa”

αντιγράφω το άμετρο μπετόν
απαλλαγμένος από το αδήλωτο θέατρο της μεγαλοπρέπειας
του «κάτι»

[…]

recupero il biancore
di questi concetti esiliati
tradendo la statura
dell’indicativo del presente irrisolto

ανασύρω τη λευκότητα αυτών των εξόριστων εννοιών
προδίδοντας το ανάστημα της οριστικής του ανεπίλυτου ενεστώτα

[…]

cospiro in un concerto
di un profondo silenzio
annullando l’apatia
del primo violino

συνωμοτώ σε ένα κονσέρτο μιας βαθιάς σιωπής
ακυρώνοντας την απάθεια του πρώτου βιολιού

[…]

riacquisto l’annullamento della tua impenitenza
insidiando l’inganno del ronzio taciuto

εξαγοράζω τη ματαίωση της αμετανοητότητάς σου
υπονομεύοντας την απάτη του αμίλητου βουητού

[…]

mittente di un silenzio intraducibile
con una misura incompleta
tocco il vento del rinvio
riempiendo la sottigliezza dell’oscurità
di un’immagine migrante

αποστολέας μιας αμετάφραστης σιωπής με ελλειπές μέτρο
ακουμπάω τον άνεμο της αναβολής
συμπληρώνοντας τη λεπτότητα της αφάνειας
μιας ξενιτεμένης εικόνας

[…]

gli aforismi del caos elevato;
una grammatica distante
con delle regole indicibili

οι αφορισμοί του υψηλού χάους.
μια απόμακρη γραμματική
με άφατους κανόνες

[…]

mi allego alle mie annotazioni
come un semplice rimanente
che abbia scelto la dignità
del vuoto condensato e
delle sue parentesi seppellite

προσδένομαι στις υποσημειώσεις μου
ως ένας απλός εναπομείναντας
που επέλεξε την ευπρέπεια του συμπυκνωμένου του κενού
και των θαμμένων παρενθέσεών του

[…]

tra due silenzi intrappolati
si affonda l’acqua limpida di un mare;
ricordati che nessuno non disprezzò il chiavistello

ανάμεσα σε δύο παγιδευμένες σιωπές
βουλιάζει το καθαρό νερό μιας θάλασσας.
να θυμάσαι πως κανένας δεν αψήφησε τον σύρτη

[…]

i boscaioli non hanno ancora tagliato
questo albero devastato;
una debolezza la traduzione di questa ombra fragile

οι ξυλοκόποι δεν έκοψαν ακόμα αυτό το ερειπωμένο δέντρο.
μια αδυνατότητα το μετάφρασμα αυτής της εύθραυστης σκιάς

[…]

credetti in una lingua senza parole
ma non riuscii mai a parlarla;
aveva una sintassi difficile
con delle regole immobili

πίστεψα σε μια γλώσσα δίχως λέξεις
μα δεν κατάφερα ποτέ να τη μιλήσω.
είχε δύσκολο συντακτικό
με ακίνητους κανόνες

 

Andreas Antzoulis
Dott. in Filologia Greca Moderna
Ricercatore Associato presso l’Università di Cipro

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